MISSIONARI OBLATI DEI CUORI SANTISSIMI DI GESU E MARIA
VISEPROVINCIA DEGLI OBLATI IN COLOMBIA «PADRE GIULIO MARIA MATOVELLE»
OMELIA PER LA VI DOMENICA DI PASQUA
Nella liturgia della parola di oggi troviamo nella prima lettera dell’apostolo Pietro un invito carico di esigenze e compromessi, infatti dice l’apostolo: “SIATE SEMPRE PRONTO A DARE RAGGIONE DELLA VOSTRA SPERANZA A TUTTI COLORO CHE VI CHIEDERANNO UNA SPIEGAZIONE”
1.Quando la nostra fede e le nostre speranze si considerano ancora dal mito, non possiamo dare ragione di quel che è il centro della nostra vita.
2. Quando la nostra fede e la nostre speranze non passano sotto la soglia della magia, non siamo nelle capacità di dare ragione del contenuto della nostra fede: Gesù Cristo.
3. Quando la nostra fede e le nostre speranze sono concepite come espressioni intime che non ci permettono l’incontro col fratello, non possiamo dare ragione della nostra spiritualità.
4. Quando la nostra fede e le nostre speranze non ci permettono vedere ancora il volto di Cristo negli ultimi, non possiamo dare ragione del nostro incontro con Lui.
5. Quando la nostra fede e le nostre speranze si riducono ad un tempio, perdendo di vista che Gesù si trova nel mondo e ci si fa difficile dare ragione delle nostre credenze.
6. Quando la nostra fede e le nostre speranze non si fondano nel RISORTO, le ragioni sono un senza senso.
Fratelli e sorelle, dare ragione della nostra speranza d’accordo con l’invito dell’apostolo Pietro, è dare ragione della nostra fede, è parlare di Gesù dopo di sperimentarlo nell’intimo del cuore, dare ragione della nostra fede e delle nostre speranze contemplare la presenza di Gesù nella vita dei nostri fratelli, è progettarlo nei nostri luoghi di lavoro, è parlare con Lui senza fanatismo però si con molto amore e lucida razionalità.
“L’AMORE”; dare ragione della nostra fede e delle nostra speranze, è credere nelle promesse di Gesù ed esserne testimoni, “NON VI LASCERO SOLI, VI INVIERO IL PARACLITO”, dare ragione della nostra fede e della nostra speranza è avere per gli altri, parole e comportamenti di riconciliazione, perdono, amore e fortezza.
In questa domenica ci viene chiesto ai credenti di fare il transito della semplice cristianità verso la tappa della missione, cioè del credere per il semplice fatto di credere ad un credere cosciente e razionale.
Che il Cuore Immacolato di Maria, insieme ai doni dello Spirito Santo dispongano la nostra vita e i nostri pensieri per dare ragione delle nostre speranze, di ciò in cui crediamo e della Persona in cui crediamo.
P. Ernesto León Díaz o.cc.ss.
Traductor: Henry Hernandez o.cc.ss.
Más Homilías del Padre Ernesto León